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Lu lupu di mala cuscenza comu opira penza |
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Lettera L
Laccanu s. m. Cosa o persona flaccida, molliccia, debole. Lacchi s. m. Sfaccettature, tinte non uniformi| Casa biancata lacchi lacchi - casa imbiancata, tinteggiata in modo approssimativo, di colore mal distribuito. Lacchiari tr. Tinteggiare in modo superficiale. Lacchiata s. f. Tinta, pennellata difforme. Lacchiateddra s. f. Pennellata alla peggio. Lacchiatina s. f. Lazione del pennellare male. Lacchiaturi s. m. Imbrattatore. Lacciata s. f. Latte sieroso che avanza dopo la caseificazione, indispensabile per fare la ricotta. Lagnusazzu agg. s. m. Grande, troppo indolente. Lagnuseddru agg. Piccolo, poco indolente. Lagnus์a s. f. Mancanza di volontเ, infiacchimento del corpo e della mente. Lagnusiarisi rifl. Lasciarsi andare, essere preso dalla noia, disattendere. Lagnusu - agg. Indolente, svogliato, pigro. Laiata s. f. Guardata strana Laitazza s. f. Brutta guardata Laiu - agg. Brutto, orribile, mostruoso |V. Lariu | Essiri cchi๙ L. da morti - essere mostruoso. Laiuni - agg. Troppo brutto. Laizza s. f. Bruttezza Laiuzzu - agg. Poco brutto. Lallu, lallutu - agg. Sciocco, credulone, lento, apatico, sbadato, strambo. Lama s. f. Parte tagliente del coltello o di un utensile |loc. di persona che vale poco. Lamentu s. m. Voce che deriva da dolore fisico, mancato raggiungimento di uno scopo. Lamera s. f. Ferro battuto ridotto in lamine. Lamiari tr. Lesinare, desiderare ardentemente. Lamiceddra, lamiddra s. f. Corta o stretta lama. Laminazza s. f. Grande o brutta lamina, lamiera Lamintarisi - rifl. Dimostrare malinconicamente il proprio dolore o disappunto. Lamintazza s. f. Grande o brutta lamentela. Lamintazzu - sm. Grande o brutto lamento. Laminteddra, lamintuzzu s. f. Piccola lamentela. Laminteddru s. m. Piccolo lamento. Laminturi s. m. Mugugno, borbottamento. Lamintusu - agg. Chi si lamenta per vizio. Lammicu o Allammicu - s. f. Desiderio inteso, voglia. Lampa s. f. Lampada a petrolio. Lampanti - agg. Chiaro, evidente, nuovo. Lampara s. f. Lampada per illuminare una zona di mare per pescare, la barca stessa in cui ่ piazzata la lampada. Lamparina - s. f. Involucro di vetro per illuminare, lampadina. Lamparinazza - s. f. Grossa o brutta lampadina. Lamparineddra - s. f. Piccola lampadina. Lamparinuna s. f. Grossa lampadina. Lampiari - intr. L'accendersi dell'elettricitเ atmosferica a intermittenza, mandare splendore a guisa di lampo, lo spegnere e l'accendere dei fari. Lampiata - s. f. Colpo di luce che si estende nel cielo primo del tuono, il lampeggiare una volta, emissione di energia nellatmosfera. Lampiceddru, lampiddru - s. m. Lampo di poca luce. Lampiggiamentu s. m. Il lampeggiare continuo e frequente. Lampiunazzu s. m. Grande o brutto lampione. Lampiuncinu, lampiuneddru s. m. Piccolo lampione. Lampiuni s. m. Lanterna che illumina strade, piazza, lucernario, faro, fanale| persona inutile | traliccio. Lampu s. m. Fulmine, bagliore, baleno, folgore, luce improvvisa, scarica elettrica dellatmosfera che precede il tuono. Lampuni s. m. Prolungato lampo| frutto simile alla fragola. Lampuzza s. f. Piccola lampada, lucignolo. Lampuzzu s. m. Piccolo lampo. Lanazza s. f. Brutta lana. Lanceddra - s. f. Piccola 'quartara' in terracotta per acqua fresca da bere. Lancia s. f. Arma di offesa costituita da un'asta di varia lunghezza con un ferro appuntito all'estremitเ superiore, rnese di ferro per la pesca dei tonni | scialuppa.Lanciatazza s. f. Gran colpo di lancia, lo scagliare con impeto. Lanciateddra - s. f. Leggero lancio, colpo di lancia. Lanciatina s. f. L'atto del lancio. Languri s. m. Svogliatezza, torpore| caratteristico rumore di stomaco dovuto a fame. Lanna s. f. Recipiente di latta | latta, barattolo per alimenti. Lannata s. f. Colpo di latta o di barattolo, suo contenuto. Lannazza s. f. Brutto o grande barattolo di latta. Lanniceddra s. f. Piccolo barattolo di latta. Lannuni s. m. Grande barattolo di latta. Lannuzza s. f. Lattina| piccolo barattolo. Lantirneri s. m. Guardiano di fari, costruttore o venditore di lanterne. Lantirnuni s. m. Grande lanterna. Lantirnuzza s. f. Piccola lanterna. Lanzari - tr. Rigettare, vomitare. Lanzarisi - rifl. Rigurgitare, emettere vomito |Mettersi in mostra provocando lattenzione degli altri. Lanzamentu s. m. Atteggiamento o espressione ripugnante tale da far venire il vomito. Lanzatina s. f. L'azione del rigettare. Lanzatu agg. Chi si comporta in modo disgustoso, elogiante. Lanziarisi V. Lanzarisi. Lanzuni s. m. Fuoriuscita improvvisa di vomito. Lanzu s. m. Espulsione, vomito, atteggiamento disgustoso. Lapa s. f. Ape, insetto che produce la cera e il miele | per transizione Apecar. Lapazza s. f. Pezzo di tavola usata in carpenteria. Lapazzeddra sf. . Piccolo pezzo di tavola per carpenteria. Lapazziamentu s. m. Chiodatura di tavole in carpenteria. Lapazziari - tr. Rinforzare, congiungere con lapazze. Lapazziata s. f. Colpo dato con la lapazza, il chiodare. Lapazziatazzu - agg. Molto rinforzato con lapazze. Lapazziateddru - agg. Poco rinforzato con lapazze. Lapazziatina s. f. Azione ed efficacia del rinforzare con lapazze. Lapazziatu - agg. Rinforzato con lapazze. Lapazziatura s. f. Azione ed efficacia del rinforzare con lapazze. Lapazziaturi, lapazzieri s. m. Carpentiere, chi ha il compito di rinforzare le impalcature in carpenteria. Lappana s. m. Tordo d'Alga (Labrus Turdus o viridis) pesce della famiglia dei Labridi rappresentata nel Mediterraneo da una ventina di specie | Per saperne di pi๙ http://andreasormani.altervista.org/pesci.htm#Tordodalga | Persona lenta a capire, tonto. Lappusazzu - agg. Troppo aspro, non maturo. Lappuseddru - agg. Poco aspro, maturo. Lappusu - agg. Aspro, acre, non maturo. Lapuzza s. f. Piccola ape. Lardiari - tr. Lasciare segno di sporcizia, lardellare cibi per la cottura. Lardiateddru - agg. Poco lardellato. Lardiatina s. f. Traccia di sporco lasciata, latto del lardellare. Lardiatu agg. Ben lardellato per la cottura. Lardiatura s. f. Segno sciolto di sporco, buona lardellatura. Lardiaturi - agg. s. m. Chi o che lascia il segno di sporco | addetto alla lardellatura. Lardiceddru s. m. Quantitเ minima di lardo, leggera pinguedine. Larduni s. m. Grosso strato o pezzo di lardo. Lardusu, lardutu - agg. Che ha molto lardo, molto grasso. Larghizza s. f. Larghezza, generositเ. Largu s. m. Nell'urbanistica moderna, spazio risultante dall'incrocio di varie vie o dall'aumento di sezione di una strada | agg. Dimensione di capacitเ, ampiezza, spazio . Lariazzu - agg. Molto brutto, mostruoso | seccatore, antipatico. Laricusu agg. Spazioso, di superficie eccessiva. Lariu - agg. Brutto, orribile, mostruoso |V. Laiu. Lariuni - agg. Troppo brutto. Lariuzzu - agg. Poco brutto. Larma s. f. Umore degli occhi, lacrima, anima | Na L. d'ogghiu - un po dolio |La Mamma ่ lA. La Mamma ่ lanima. Larmiari - intr. Versare lacrime, piangere. Larmiceddra, larmiddra, larmuzza s. f. Piccola lacrima, anima cara. Lasagnaturazzu s. m. Grosso e lungo mattarello. Lasagnatureddru s. m. Corto o sottile mattarello. Lasagnaturi s. m. Mattarello, pezzo di legno cilindrico per rendere sottile limpasto di farina | anche Sagnaturi. Lascata s. f. Diradamento di cose strette. Lascatazza s. f. Notevole diradamento di cose strette. Lascatazzu - agg. Notevolmente diradato, dilatato. Lascateddra s. f. Leggero diradamento di cose strette. Lascateddru - agg. Poco diradato. Lascatina s. f. L'atto del diradare. Lascu - agg. Rado, sparso, di maglia larga. Lasculiddru agg. Poco diradato. Lascusu - agg. Rado, che non si presenta a maglia fitta. Lasimiari tr. Chiedere poche cose| domandare in elemosina| comprare quantitเ limitate. Lassala, lassali, lassalu loc. lasciala, lasciali, lascialo. Lassamillu loc. Lasciamelo. Lassaminni loc. Lasciamene. Lassamulu loc. Lasciamolo, abbandoniamolo. Lassari - tr. Abbandonare, cedere, lasciare. Lassarisi - rifl. Separarsi, divorziare, lasciarsi, abbandonarsi. Lassata s. f. Quello che si rifiuta. Lassatina s. f. L'atto del separare| ereditเ cui si ha diritto. Lassatu - agg. Abbandonato, non pi๙ cercato. Lassitu s. m. Ci๒ che si lascia morendo, ereditเ. Lasticu s. m. V. asticu. Lasticusu - agg. Allungabile, soggetto a tendersi. Lastima s. m. Lamento, affanno, fastidio, pena. Lastimiari tr. Tormentare con continue lamentele gli altri. Lastrari - tr. Pavimentare con lastre| V. lastricari. Lastrazza s. f. Grande o brutta lastra. Lastricari - tr. Pavimentare con basole. Lastricata, lastricatina, lastricatura s. f. Pavimentazione. Lastricaturi s. m. Pavimentatore di strade, chi lastrica manti stradali. Lastruna, lastruni s. f. Grande lastra. Lasu s. m. Soddisfazione, riconoscenza |Stu L. un ti lu rugnu Questa soddisfazione non te la do. Latamentu s. m. Spostamento laterale. Latata s. f. Spostamento laterale| una delle facce. Latatazza s. f. Notevole spostamento laterale. Latateddra s. f. Leggero spostamento laterale. Latateddru - agg. Poco spostato lateralmente. Latatina s. f. L'atto dello spostare lateralmente. Latraieri, latraeri avv. Laltro, il giorno precedente a ieri. Latrazzu - sm. Gran ladro. Latriceddru - sm. Piccolo ladro. Latrina sf. Fossa biologica| essiri na L. - essere puzzolente. Latru s. m. Chi toglie la roba altrui di nascosto, ladro| agg. Birbante, scaltro. Latrunculu s. m. Giovane ladro. Latruni s. m. Gran ladro, cattivo soggetto. Latruzzu s. m. Ladruncolo, giovane ladro. Lattari - tr. Allattare | imbiancare, tinteggiare, scialbare con latte di calce. Lattaru s. m. Venditore di latte. Lattata s. f. Scialbatura| poppata. Lattateddra s. f. Leggera scialbatura, poppata. Lattatina s. f. Scialbatura, tinta| poppata. Lattatu agg. Imbiancato, tinto di bianco. Lattaturi s. m. Imbianchino, chi per mestiere scialba parete e soffitte, tintore. Lattera s. f. Recipiente per il latte. Latticeddru s. m. Piccola quantitเ di latte. Lattuca s. f. Nota pianta ortense per insalata. Lattucazza s. f. Grossa o brutta lattuga. Lattucheddra s. f. Piccola lattuga. Lattucuna s. f. Grossa lattuga. Lattumi s. m. Organo secretore del seme maschile del tonno. Lattuzzu s. m. Piccola quantitเ di buon latte. Latu s. m. Spazio, fianco di persona per tutta la sua altezza, uno dei segmenti di una figura geometrica | Mettiri ri L. mettere da parte, risparmiare. Lauria s. f. Dignitเ dottorale, laurea. Lauriari - tr. Conferire la laurea. Lauriarisi - rifl. Conseguire la laurea. Lauriatu - sm. - agg. Chi o che ha conseguito laurea. Lausu s. m. Merito, gratitudine. Lausta s. f. Aragosta. Lavaggiu s. m. Luogo dove si lavano le auto, il lavare e il lavarsi. Lavagnazza s.f. Grande o brutta lavagna. Lavagneddra, Lavagnuzza s. f. Piccola o graziosa lavagna. Lavagnuna s. f. Grande lavagna. Lavanca s. f. Dirupo, precipizio, voragine. Lavancarisi rifl. Scivolare dal burrone, precipitare nel vuoto. Lavanna s. f. Erba commestibile dalle foglie spinose e fiori gialli, lavanda | Clistere. Lavannara s. f. V. lavannera. Lavannata s. f. Contenuto di un clistere. Lavannazza s. f. Brutta pianta di cardo, ampio recipiente per clistere. Lavanneddra s. f. Clistere che si pratica proprio ai bambini e agli ammalati| piccola pianta di cardo. Lavannera s. f. Chi lava i panni per denari. Lavapiatta s. m. Pozzetto di porcellana o in acciaio. Lavatazza s. f. Grossa lavata di panni. Lavatazzu - agg. Molto ben lavato. Lavateddra s. f. Piccola lavata di panni. Lavateddru - agg. Poco lavato. Lavatina s. f. Lavaggio| L. ri facci - rimprovero. Lavatuna s. f. Grande lavata. Lazzalora s. f. Frutto di un arbusto con semi fibrosi. Lazzaruni - agg. Uomo abietto, brigante, ladro. Lazzaruniari tr. Esercitare il mestiere del brigante, rubacchiare. Lazzata s. f. Tratto di spago con cui si fa girare la trottola. Lazzateddra s. f. Piccola funicella per far girare la trottola. Lazzatina s. f. Legatura di scarpe | lannodare due corde. Lazzatura s. f. Legatura, punto in cui avviene il nodo. Lazzaturi s. m. Chi ่ preposto ad allacciare scarpe, a eseguire nodi. Lazzettu, lazziceddru, lazziteddru, lazzitteddru, lazzittinu s. m. Laccetto, cordicella. Lazzu s. m. Spago, filo a pi๙ capi| stringa, cordicella. Lazzuni s. m. Lunga o grossa funicella. Learmenti avv. Con lealtเ. Lebbru s. m. Mammifero dell'ordine dei roditori simile al coniglio, lepre. Leccaculu s. m. agg. Portaborse, ruffiano. Leccu s. m. Boccaccia, eco, smorfia | il ripetere quello che altri dicono o fanno. Leggiu - agg. avv. Di poco peso, agile, sciolto, leggero. Lemmu s. m. Vaso di terracotta troncoconico largo e profondo per lavare stoviglie o altri usi |V. Mafarata. Lena s. f. Volontเ, fiato, riposo | di L. senza sosta. Lenza s. f. Cordino dei muratori| Filo per pescare| Appezzamento di terreno. Lestiri - tr. Confezionare, tutte le operazioni del sarto dal taglio al cucito | intr. Sbrigare, servire i clienti. Lestirisi rifl. Affrettarsi, darsi da fare, sbrigarsi. Letami s. m. V. fumeri. Lestu agg. Veloce, rapido. Lestuebonu - loc. Pronto, confezionato, con particolare riferimento agli abiti giเ pronti. Levamacchi, levatacchi s. m. Sostanza in polvere, sostituita dalla candeggina, che ha la forza di levare le macchie dai panni sporchi. Levitu s. m. Pasta acida che consente al pane di lievitare | V. Criscenti. Li s. f. Decima lettera dell'alfabeto latino| Art. I gli le | li peri, li manu, li patati, li zocculi i piedi, le mani, le patate, gli zoccoli| pr. Le, esse, essi, loro| Li vulia pruvari le volevo provare. Liama s. f. Corda di erba per legare spighe o legna a fasci. Liamiceddra Piccola o sottile liana. Liamuna s. f. Grossa liana. Liamuzza s. f. Piccola liana. Lianti - agg. Ricercato nel vestire. Liantiria s. f. Modo di comportamento elegante. Liantizza s. f. Eleganza, finezza. Lianza s. f. Unione, lega| accortezza nel vestire. Liari intr. Legare, coagulare, fondersi. Liazza s. f. Pezzo di corda, spago. Libbicci - s. m. Vento proveniente da sud-ovest, libeccio. Libirtari - tr. Sbrigare, servire una persona |V. Allibirtari. Libiru - agg. Non occupato, esente, franco, indipendente, autonomo. Librazzu - sm. Grosso o brutto libro. Librettu, libriceddru, libricinu librittinu, libruzzu s. m. Piccolo libro, libercolo, raccolta di preghiere. Liccaculu, liccaperi, liccapiatti s. m. Adulatore, ruffiano| persona servile e strisciante. Liccari - tr. Gustare con la lingua, leccare. Liccarisi - rifl. Abituarsi a fare cose non buone, a contrarre vizi| L. i baffi - mangiare con gusto. Liccasapuni - s. m. Coltello a serramanico. Liccata, liccatina - s. f. L'atto del leccare. Liccatazza s. f. Abbondante leccata. Liccatazzu - agg. Ripetutamente leccato| molto vizioso. Liccateddra s. f. Leggera leccata. Liccateddru - agg. Poco leccato, viziosetto. Liccatizzu - agg. Molto ben leccato, troppo vizioso. Liccatu - agg. Inumidito con la saliva, vizioso, abitudinario, ben ordinato V. Mpupatu. Liccatura s. f. Il leccare per vizio, per abitudine. Liccaturi s. m. Chi o che lecca per abitudine o vizio. Liccazzu - agg. Troppo vizioso, abitudinario. Licchettu agg. Lesto, veloce, svelto. Licchiceddru - agg. Amante di leccornie, proprio dei bambini. Licchittiari tr. Rendere agevole o scorrevole un meccanismo. Liccu - agg. Bramoso, ghiotto, goloso, voglioso, ingordo, amante di leccornie, vizioso. Liccumia, liccumaria s. f. Leccornia, goloseria, golositเ. Liccunarei, liccunaria s. f. Pietanza golosa| Bocconcino ghiotto, desiderio sfrenato. Liccunata s. f. Atto di corruzione. Liccunazzu - agg. Molto ghiotto di leccornie| vizioso. Liccuneddru - agg. Di bambino, ghiotto di leccornie, viziosetto. Liccuni - agg. Ghiotto di leccornie| vizioso. Liccunusu, liccusu agg. Da leccare Licinzievuli agg. Che ่ da licenziare. Liffiuni s. m. Schiaffone ben assestato da fare addormentare. Liganti - agg. Attillato, ricercato nel vestire. Ligantimenti - avv. Con eleganza. Ligantiria s. f. Raffinatezza, sciccheria. Liganza s. f. Qualitเ di ci๒ che ่ eletto, fine, o per propria natura o arte. Liggi s. f. Espressione dell'autoritเ che comanda o proibisce checchessia, giustizia, legalitเ. Liggiazza s. f. Gran brutta legge. Liggiceddra s. f. Legge di comodo. Liggiceddru - agg. Di poco peso. Liggiriri tr. Diminuire di peso. Liggiuna s. f. Legge ben fatta. Liggiuta s. f. Lettura | Leggere una volta. Liggiutazza s. f. Lunga e meditata lettura. Liggiuteddra s. f. Breve e piacevole lettura. Lignaloru s. m. Chi raccoglie e vende legna, dopo averla tagliata. Lignata s. f. Colpo di legno, bastonata, randellata. Lignatazza s. f. Forte legnata. Lignateddra s. f. Leggera bastonata. Lignazzu s. m. Brutto o cattivo legno. Ligniceddru, ligniddru s. m. Piccolo pezzo di legno. Lignu s. m. Parte soda del tronco e dei rami dell'albero, legno, legname. Lignuni s. m. Grosso pezzo di legno. Lignusu - agg. Di legno, duro, poco energico. Lignutu - agg. Indurito come il legno. Lignuzzu s. m. Pezzetto di legno. Limatazza s. f. Lunga e abbondante limata. Limateddra, limatuzza s. f. Breve e leggera limata. Limateddru agg. Poco limato. Limatina s. f. L'atto del limare. Limatuna s. f. Limata lunga e tenace. Limazza s. f. Grossa e robusta, brutta lima. Limiceddra, limiddra - s. f. Piccola lima. Limitatizza s. f. Ristrettezza di beni. Limiuni s. m. Albero e frutto Citrus limon appartenente alla famiglia delle Rutaceae con buccia liscia e gialla e di sapore acre. Il nome comune limone si pu๒ riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto. |Anche lumia. Limosina s. f. Elemosina. Limun์tu s. m. Campo coltivato a limoni. Limusiniari - tr. Dare o chiedere elemosina. Limuzza s. f. Piccola lima. Linguazza s. f. Grossa lingua, persona maldicente. Lingueddra s. f. Ugola, pettorina della scarpa. Linguiari - intr. Parlare con petulanza, infastidire. Linguiceddra, linguiddra s. f. Piccola lingua. Lingutazzu agg. Di persona che non riesce a tenere la bocca chiusa. Linguteddru agg. Di bambino, che parla in continuazione. Lingutu - agg. Ciarliero, pettegolo, impertinente, linguacciuto, petulante. Linia s. f. Traccia impressa con la penna o matita su carta, con un attrezzo sul terreno| Binario, tragitto, percorso. Liniari - agg. Che appartiene a linea| tr. Incrinare, fendere. Liniarisi rifl. Fendersi di oggetti delicati. Liniatu - agg. Intaccato, lesionato. Liniatura s. f. Impercettibile fessura di oggetti incrinati, venatura, fenditura. Liniazza s. f. Lunga o grossa linea. Liniceddra s. f. Breve tratto di linea. Liniuna s. f. Grossa o lunga linea. Liniuzza s. f. Breve tratto di linea. Linninusu - agg. Infestato da lendini. Linnira/i s. m. Lendini, uova di pidocchi. Linnu - agg. Pulito, lindo. Lintamenti - avv. In modo lento, attento. Lintazza s. f. Grande o brutta lente. Lintazzi s. m. Grossi o brutti occhiali. Linticchieddra s. f. Piccola lenticchia. Linticchia s. f. Pianta leguminosa e frutto di lei a forma di disco. Linticchiaru s. m. Venditore o mangiatore di lenticchie | agg. Di terreno, da coltivare a lenticchie. Linticchiata s. f. Gran mangiata di lenticchie, Campo coltivato a lenticchie. Linticchiazza s. f. Grossa o brutta lenticchia. Linticeddra s. f. Piccola lente | Piccoli occhiali. Linticeddru - agg. Poco impacciato, fiacco, un po stanco. Lintiggini s. m. Macchiettine di colore rame-scuro che compaiono specialmente sulla faccia, efelidi. Lintiniusu - agg. Pieno di lentiggini. Lintizza s. f. L'essere lento, apatia, fiacchezza. Lintuna s. f. Gran lente| Grandi occhiali. Lintuni - agg. Molto lento, apatico, stanchissimo. Lintuzza s. f. Liccola lente| Piccoli occhiali. Lintuzzu - agg. Un po' lento, fiacco. Linzazza s. f. Brutto podere| grossa lenza di pescatore. Linziari - tr. Ridurre a strisce| ferire | Linziatu agg. Strappato a strisce, graffiato. Linziceddra s. f. Podere| stretto telo di lenzuolo| Lenza. Linziuni s. m. Graffio o segno lasciato con qualunque mezzo tagliente sul corpo, taglio| ferita| Lu riduc์ Lenzi Lenzi lha ridotto a brandelli. Linzuddra s. f. Piccolo podere| Stretta striscia di lenzuolo e simile. Linzolu s. m. Lenzuolo. Linzulata s. f. Quanta roba pu๒ contenere un lenzuolo. Linzulazzu s. m. Grande o brutto lenzuolo. Linzuleddru, linzuluzzu s. m. Piccolo lenzuolo. Linzuluni s. m. Grande lenzuolo. Linzuna s. f. Lenza troppo spessa o lunga. Liofanti s. m. Noto pachiderma, elefante. Lippiari tr. Leccare, gustare. Lippu s. m. Sostanza verdognola e viscida, grassume | alghe unicellulari, muschio di scoglio. Lippusazzu s. m. Molto coperto di muschio, di alghe. Lippuseddru agg. Poco coperto di muschio, alghe. Lippusu agg. Coperto di muschio, alghe| scivoloso. Lisc์a s. f. Sostanza che contiene in dissoluzione potassa caustica e soda per dare candore e pulito al bucato, lisciva. Lisciamentu s. m. L'atto del rendere liscia una cosa, accarezzamento. Lisciari - tr. Levigare, accarezzare, adulare. Lisciatina s. f. L'azione del lisciare. Lisciusu agg. Non ruvido. Lisina s. f. Lesina, punteruolo. Lisineddra s. f. Piccola lesina. Lisiunari - tr. Provocare lesioni, crepe, spaccature. Lisiunarisi - rifl. Fendersi, spaccarsi. Lisiunata s. f. Fessura, spaccatura. Lisiunateddru - agg. Poco lesionato. Lisiunatina s. f. L'atto e punto di lesione. Lisiunazza s. f. Grande lesione, crepa. Lisiuneddra s. f. Piccola lesione. Lisiuni s. m. Fenditura, crepa, offesa, danno. Listazza s. f. Lunga o brutta lista. Listiari - tr. Riempire il vuoto o le fessure | Fregiare con liste, ridurre in liste. Listiceddra, listina, listuzza s. f. Piccola lista. Listiceddru - agg. Un po' rapido. Listitina s. f. Confezione di abito, manifattura. Listizza s. f. Sveltezza, celeritเ. Listuna s. f. Lunga lista. Listuni s. m. Lungo elenco di cose con relativo prezzo, striscia di legno per tetto. Liticari - V. Sciarriari. Littera s. f. Paglia che si mette nella stalla per farci dormire le bestie. Littirazza, littrazza s. f. Lunga o brutta lettera, grande carattere di alfabeto. Littireddra, littiriceddra , littriceddra, littruzza s. f. Lettera di breve contenuto. Littiruna, littruna, littruni s. f. Lunga lettera. Littra s. f. Lettera. Littuni s. m. Grande letto. Littuzzu s. m. Piccolo letto. Livantinu agg. Chi si lascia trasportare dalle chiacchiere e dai pareri altrui, senza personalitเ, debole. Livari tr. Levare, togliere. Liveddru s. m. Strumento col quale si riscontra se le cose sono allo stesso piano. Lividdrari - tr. Portare al medesimo piano. Lividdrazzu s. m. Grande o brutto livello Liusu - agg. Ingannato da illusione. Locari - tr. Dare in locazione, in affitto. Locatariu s. m. Chi riceve in locazione, inquilino. Locaturi s. m. Chi dเ in locazione, a pigione, in affitto, albergatore, oste. Locazioni s. f. Contratto con cui si concede l'uso di una cosa a prezzo determinato. Locca, loccu agg. Sciocco, allocco, cretino, scemo/a. Locu - s. m. Spazio, posto, sito, modo, luogo. Lofiu s. m. Scemo, sciocco, stupido. Longu - agg. Contrario di corto, lungo. Longuammatula - s. m. Alto inutilmente, inservibile. Lorda - agg. Sudicia, donna poco di buono, scostumata. Lordu - agg. Sporco, imbrattato di macchie, sudicio. Lordumi s. f. Sporco, sporcizia Lu - art. Lo | pr. Esso, lui, lo ed ่ sempre enclitico e certe volte con la doppia elle| Diccillu diglielo| Lassatilu stari - lasciatelo stare. Lubia - s. f. Termine arabo, entrato nel dialetto siciliano, per indicare dei fagioli piccoli bianchi, cannellini. Luca - s. f. Calca di gente che arraffa | Fari Luca = Arraffare Lucentariu s. m. Lucernario, abbaino. Lucchittazzu s. m. Grosso o brutto lucchetto. Lucchitteddru, lucchittinu s. m. Piccolo lucchetto. Lucentariu - s. m. Apertura praticata sulla copertura di un edificio per illuminare il sottotetto o comunque gli ambienti sottostanti, lucernario. Lucidatazza s. f. Intensa lucidata, lucentezza. Lucidateddra s. f. Leggera lucidata. Lucidateddru - agg. Leggermente lucidato. Lucidatina - sf. L'atto del lucidare. Lucidatizzu - agg. Molto, brillante. Lucidatu - agg. Lucidato, splendente. Lucintari - tr. Lucidare, dare splendore. Lucintata s. f. Il lucidare una volta. Lucintatazza s. f. Abbondante lucidata. Lucintatazzu - agg. Molto ben lucidato. Lucintateddra s. f. Leggera lucidata. Lucintateddru - agg. Leggermente lucidato. Lucintatina s. f. Brillantezza, l'atto del lucidare. Lucintatu - agg. Lucidato, splendente. Lucintatura s. f. Lucidatura. Lucintazzu - agg. Molto lucente. Lucinteddru agg. Leggermente lucido. Lucintizza s. f. Splendore, brillantezza. Luciri - tr. Splendere, brillare. Lucitari tr. Rendere brillante. Lucitata s. f. Lustrata. Lucitu s. m. Crema per scarpe| agg. splendente, non opaco. Luciuri s. m. Splendore, brillantezza. Luciuna s. f. Luce intensa. Luciuzza s. f. Luce poco intensa. Luffari tr. Carpire, prendere indebitamente. Lueri, luveri - s. m. Pigione, canone d'affitto. Lugliu s. m. Settimo mese dell'anno |V. Giugnettu. Lumieddra s. f. Piccolo limone. Lumera s. f. Porta candela, bugia. Lumi s. m. Mezzo dilluminazione a petrolio domestico e anche ad uso dei carrettieri. Lumia s. f. Limone | V. Limiuni. Lumiueddra - agg. Piccolo limone. Lumiceddru s. m. Piccolo lume a petrolio. Lumincellu s. m. Specie di limone di sapore piacevole. Lungarinu - agg. Longilineo, oblungo, slanciato. Lunghiddru Leggermente lungo. Lunghizza s. f. Dimensioni del corpo solido, tratto lungo. Lunguni agg. Molto lungo. Lunniri, Lunniria s. m. Primo giorno della settimana. Luntanazzu - avv. Posto a notevole distanza. Luntaneddru - avv. Poco lontano. Lupumannaru s. m. Lupo mannaro, licantropo. Lurdami s. f. Lordura, sudiciume, sporco tenace. Lurdia s. f. Sporcizia | sudiciume, lordume. Lurdiari - tr. Sporcare, insudiciare. Lurdiceddru - agg. Poco sporco, sudicio. Lurdizza s. f. Sporcizia, sudiciume. Lurdizzu - agg. Troppo sporco, insudiciato. Lurduliddru - agg. Poco sporco. Lurdumi s. m. Quantitเ di sporco, sudiciume, sporcizia. Lurdunaria - sf. Lordura, sporcizia, sudiciume. Lurduni - agg. Troppo sporco. Lurdura s. f. Sudiciume, sporcizia. Lussusu - agg. Di lusso. Lustrascarpi s. m. Lustrino, chi lustra le scarpe per mestiere. Lustratina s. f. L'atto del lustrare. Lustru s. m. Chiarore, prosperitเ, decoro | agg. lucido splendente. Lustrusu - agg. Luminoso. Lustruni s. m. Abbondante luce. Lustrura sf. Luce, chiarore. Lustruri s. m. Luccicore, bagliore, splendore. Lustrusu - agg. Che dเ tanta luce o pi๙ di quanta occorre. Luvanneri s. m. Chi occupa una casa in affitto, affittuario. Luvaru s. m. Pagello bastardo (Pagellus acarne) ma anche Pagello fragolino (Pagellus erythrinus), pesce abbastanza comune nel Mediterraneo |Per saperne di pi๙: http://www.andreasormani.altervista.org/pesci.htm#PagellobastardoLuveri - s. m. Canone, annuale o mensile, di locazione della casa o, comunque, di un fabbricato Casa a-luv่ri = casa data, o presa, in affitto
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